Monday, March 31, 2008

spec files e sorgenti

I files .spec contengono le istruzioni per creare i pacchetti RPM; al loro interno solitamente vengono usate delle "macro" in modo da semplificare la vita ai packager.
Ad esempio, il file buildbot.spec contiene:

Name: buildbot
Version: 0.7.6
Release: 2%{?dist}
Summary: Build/test automation system

Group: Development/Tools
License: GPLv2
URL: http://buildbot.net
Source0: http://downloads.sourceforge.net/%{name}/%{name}-%{version}.tar.gz
Patch0: %{name}-no-shebang.patch


Da notare come la riga Source0 (che identifica dove i sorgenti sono reperibili) usi le macro %{name} e %{version} che vengono poi espanse a "buildbot" e "0.7.6" rispettivamente.

Se uno si vuole scaricare i sorgenti, ovviamente può comporre il link facendo un po' di copia/incolla e sostituendo a mano le macro, ma ho sempre pensato ci dovesse essere un metodo più semplice... ed effettivamente c'è:

spectool -g buildbot.spec

rapido e pulito :)

Friday, March 21, 2008

I files .rpmnew e .rpmsave: questi sconosciuti

Ho trovato un interessante articolo che spiega le tre W (What, Where, When) di quei files che ogni tanto si ritrovano nell'hard disk a seguito di una update: i files .rpmnew e .rpmsave.

Per esempio, se installo dnsmasq e ne modifico il file di configurazione (/etc/dnsmasq.conf) al primo update del pacchetto mi ritroverò con i files /etc/dnsmasq.conf e /etc/dnsmasq.conf.rpmnew

Sebbene normalmente non sia chiaro cosa farne, in realtà sono molto utili perchè sono il risultato della cautela usata dai maintainer dei pacchetti RPM nel non sovrascrivere i files di configurazione che siano stati modificati dall'utente.

In particolare si possono avere due situazioni in cui, a discrezione del maintainer, il file modificato verrà:
  • usato anche dopo l'upgrade
  • rimpiazzato dal nuovo
La maggior parte (se non tutti) gli RPM utilizzano la prima soluzione nella quale il file di configurazione è preservato e quello nuovo viene creato come file .rpmnew.

A questo punto di solito è sufficiente un diff tool qualunque (diff, gvim -d, meld) per verificare quali differenze sono rilevanti e includerle nel file di configurazione; infine il file .rpmnew può essere rimosso.

Monday, March 10, 2008

Fedora, Ubuntu e il marketing

Ho l'impressione che gli amici di Ubuntu non solo riescano a "stare al passo" di un rilascio ogni sei mesi o giù di lì (cosa che sembra facile, ma in realtà non è proprio ovvia...) ma fanno anche un gran bel lavoro dal punto di vista marketing.

Per ogni rilascio, incluse le versioni alpha, si trovano precisi e puntuali articoli di presentazione e commento sui vari siti del settore come per esempio OSNews oppure, per rimanere sul suolo nazionale, Punto Informatico, oltre a una miriade di blogger che ne recensiscono le features.

E' chiaro che il successo di Ubuntu non può essere attributo al solo marketing, ma da buon sostenitore di Fedora non posso che cercare di dare il mio piccolo contributo: visto che mi pare non ci sia troppa "copertura" in italiano di quello che succede nel mondo Fedora, cercherò di proporre in questo spazio una selezione delle notizie legate allo sviluppo della distribuzione che mi capita di leggere.

In breve, se conoscete Fedora, rimanete con noi; ma se non l'avete mai provata, fatelo!